Analisi enogastronomico finanziaria. I numeri su cui puntare per la crescita e l’occupazione

Ogni giorno ascoltiamo centinaia di numeri, e spesso ne trascuriamo la loro importanza. Spesso quando si parla di numeri, soprattutto negli ultimi anni, si parla di un paese che per certi versi è fermo, statico e che fa fatica a riprendersi.\r\n\r\nIn mezzo a questa tristezza, soltanto chi non vuole vedere, non si accorge che abbiamo un paese in cui vi sono settori a due cifre e che non smettono di contribuire allo sviluppo della nostra economia nazionale. Stiamo parlando del comparto agricolo, del settore enogastronomico e del settore della cultura e del turismo.

….si è vero, fanno più audience i numeri del referendum, i numeri della cattiva politica e delle gravissime contraddizioni di scelte di politica economica scellerata….

Nella mia attività professionale, ho toccato con mano alcuni settori legati all’agricoltura che vanno dal settore vinicolo al settore del riso, e mi sono accorto che i fabbisogni di questi comparti dell’economia sono in grandissima crescita, alimentati anche da una nuova generazione di manager agricoli che oggi più che mai sono altamente sensibili ai temi del controllo di gestione e del marketing per assicurarsi uno sviluppo consapevole. Ho inventato quasi per gioco il termine “analisi enogastronomico finanziaria” durante un incontro di lavoro con un manager agricolo, ma i numeri di cui si parla nel settore agricolo, non sono affatto un gioco. Nel 2016 sono aumentati del 12 per cento i ragazzi italiani under 34 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura, una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che saranno i principali veicoli di crescita di tutto il comparto agroalimentare italiano e che con la loro spinta all’innovazione spingeranno l’occupazione. Il settore agroalimentare italiano, ha registrato nel 2015 una crescita superiore a quella della media dell’economia nazionale: il valore aggiunto del settore registra una crescita del 4,2%. Nell’anno 2016 i dati rimangono inalterati e confermano la crescita.

Nel settore dell’agricoltura, l’occupazione ha registrato un tasso incrementale annuo del +3,8%, a fronte di un dato medio nazionale dello 0,8%. Con questi numeri tra occupazione e crescita, l’agricoltura italiana ha registrato nel 2015 il valore aggiunto più elevato d’Europa grazie alla qualità e sicurezza alimentare. Un record europeo che con 32,4 miliardi di valore aggiunto ci ha portato a superare la Francia. Secondo i dati di Banca d’Italia, il settore agricolo non ha avuto i problemi che altri settori hanno avuto con riferimento all’accesso al credito, dimostrandosi un settore su cui anche il sistema creditizio sta puntando, risultando meno rischioso di altri comparti produttivi delle imprese.

I numeri positivi continuano e non dimentichiamo mai che l’Italia è l’unico Paese al mondo con circa  5.000 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, circa 300 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Un patrimonio del Paese che genera valore e su cui non a caso il 30% degli italiani ritiene che possa garantire in futuro maggiore ricchezza ed occupazione, rispetto al 25% che indica l’industria, il 22% l’artigianato e il 20% la cultura. scuola-enologica-coneglianoSul fronte del settore vitivinicolo abbiamo il primato mondiale per qualità. In italia abbiamo con il settore vitivinicolo un tesoro da oltre 14 miliardi di euro, con un export che nel 2015 ha toccato il record dei 5,4 miliardi e che nei primi mesi del 2016 ha registrato un trend in crescita. Nel mondo dei numeri e della finanza, in cui vengono valutate performance reddituali, spesso si è portati ad esaltare progetti imprenditoriali con numeri di molto inferiori a quelli citati sopra, commettendo il gravissimo errore di essere parziali e sottovalutare comparti con redditi operativi a due cifre.

Questo è ciò che rende il sistema Italia unico al mondo. È su questo che dobbiamo costruire il successo dei prossimi anni.

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