Caro imprenditore anche se perdi, per lavorare con le banche devi chiudere in utile!!!!

ignoti4Nel 1958 un grande capolavoro della commedia all’italiana, tra dramma e risate, faceva entrare l’Italia nel neorealismo crudo e per certi versi tradizionalmente inevitabile.

A Gassman (Peppe, un pugile balbuziente in disarmo) serviva “er pecora” e cioè, una persona che affrontasse un male minore rispetto al male più grande della sua povertà.

Nel film, ci si incolpava di piccoli reati pur di guadagnare qualcosa, pur di sfuggire alla povertà delle difficoltà quotidiane.

E cosa c’entra questo film con la situazione attuale?

Il sistema è lo stesso. le piccole imprese che sono in grandissima crisi, per poter continuare ad avere il credito bancario devono sopportare un male minore!

Con un taglio di tristissimo neorealismo la cantilena che le banche stanno proponendo alle piccole imprese negli ultimi mesi, è sempre la stessa.

Volete sapere qual’è la cantilena…ve la riepilogo:

Dopo aver presentato alle banche bilanci infrannuali, reporting e dettagli operativi del business dell’impresa, la banca candidamente risponde: “…..ho ricevuto disposizioni di chiarirvi che se la società chiuderà l’esercizio 2009 in perdita, dovremmo ridurre gli affidamenti e rivedere le linee di credito concesse….”.

Oppure, attraverso operazioni di capitalizzazione e patrimonializzazione della società, mettono a disposizione delle imprese un modestissimo portafoglio riba…..MA SE IL FATTURATO CALA COSA ME NE FACCIO DELL’ANTICIPO RIBA?

Interessante il punto di vista delle banche! Insomma poichè tutto il sistema delle piccole e medie imprese è in grave difficoltà, e quindi avrà sicuramente risultati economici negativi, per non affondare di più, dovranno chiudere il bilanci in utile!

Ma come si fa? Come si fa a chiudere i bilanci di aziende colpite da una generalissima caduta degli ordini in utile? Ma come si comporteranno le banche, chiuderanno i conti a tutte le imprese?

Questa domanda l’ho posta a diversi direttori di banche….e nessuno ha saputo darmi una risposta……anzi, qualcuno un po più “rock”, ha detto: gli esperti dei numeri siete voi……

Lascio interpretare a voi che cosa vorrebbero le banche….

 

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