Caro imprenditore come misuri la redditività della tua impresa?

Come si misura la redditività dell’impresa?

Potrebbe sembrare una domanda per certi versi superflua, ma nella realtà del quotidiano, poichè l’impresa non si guarda allo specchio e si autoproclama “bella”, è necessario intendersi su quelli che sono gli strumenti con cui vengono misurati i principali indici di redditività in uso nel mondo degli affari.

A ben vedere, nella mia esperienza, di solito l’imprenditore che ha il polso della sua impresa, costruisce una serie di strumenti per misurare la redditività.

Questi indicatori sono di diverso tipo e specie, e devo dire che ognuno nel corso della propria gestione li utilizza.

In questo articolo, non discutiamo della bontà degli indicatori che ogni imprenditore utilizza nella sua impresa, bensì di quelli che vengono utilizzati con grandissima diffusione nel mondo degli affari, e cioè, come gli altri misurano la redditività dell’impresa.

Di solito, un conto è dire che si guadagna, altra cosa è misurare il guadagno in modo concreto e soprattutto permettere di comparare il risultato ad esempio con quello dei propri concorrenti o di un determinato mercato.

Vi dico subito che la cosa interessante, è che una volta acquisiti questi strumenti di valutazione della propria redditività, nel mondo tutti parleranno questa lingua, e quindi, potrete verificare se la vostra redditività, è in linea con tutte le imprese nazionali o internazionali.

Gli indici di redditività dell’impresa

Per misurare la redditività dell’impresa, esistono una serie di metodi chiamati indici di redditività

Con questi indici di redditività, di solito nella prassi, vengono misurate le performance dei risultati della propria gestione imprenditoriale, e sugli stessi, gli osservatori del nostro bilancio, fanno degli apprezzamenti.

E’ molto importante conoscere questi indici, e prendere confidenza sul modo con cui si calcolano, poiché soprattutto nei rapporti con le banche vengono utilizzati con una grandissima attenzione.

Quindi prendiamo confidenza con questa terminologia e prepariamoci a rispondere anche alle banche in modo esauriente.

In questo articolo, mi concentrerò su una selezione di indici di redditività, che sono i seguenti:

  • Redditività del capitale investito nell’impresa denominato ROI
  • Redditività del capitale proprio dell’imprenditore denominato ROE
  • Redditività delle vendite denominato ROS

Come misuro la redditività degli investimenti nell’impresa?

Domanda: Quanto rende complessivamente il capitale che è investito nella tua impresa?

Risposta:

Rende un ROI del 15%.
Il ROI (Return on Investment) in italiano (Ritorno degli Investimenti) indica la redditività del capitale investito in un’azienda.

Come abbiamo già visto il capitale investito nell’impresa è la somma del capitale circolante netto e dell’attivo immobilizzato.

Questo indice è molto importante per l’imprenditore, in quanto serve a valutare, quanto rendono i soldi che globalmente sono investiti nell’impresa.

Nel mondo della finanza il resto non conta, poiché tutto si misura in termini di redditività del capitale investito, e cioè, un conto è investire 1.000.000 di euro e farlo rendere il 15%, altra cosa è investire 10.000.000 di euro e farli rendere il 5%.

Attenzione, che quando parliamo di capitale investito, non parliamo dei soldi dell’impreditore, ma di tutto quello che l’imprenditore raccoglie sia mettendoci i suoi soldi che quelli ad esempio presi a prestito dalle banche.

Questo indice, denominato ROI, misura la redditività di tutto quello che è stato investito nell’azienda, sia esso finanziato con i soldi dell’imprenditore che con i soldi dei finanziatori.

Ad esempio nell’impresa, gli investimenti possono essere di due tipi:

  • Il capitale fisso delle immobilizzazioni;
  • Il capitale circolante dei crediti e del magazzino.

Il ROI viene calcolato attraverso un operazione nella quale vengono inseriti il reddito operativo (o risultato operativo) al numeratore ed il capitale investito netto operativo al denominatore, si dividono fra loro ed infine si moltiplica per 100, ottenendo così la percentuale di redditività del capitale investito.

roi

Il reddito operativo (RO) si trova nel conto economico e viene utilizzato per gli indici di redditività perché è un valore senza aggiunta di imposte, proventi o oneri finanziari.

Il capitale investito netto(CIN), invece, si trova all’interno dello stato patrimoniale (documento facente parte del bilancio d’esercizio che indica tutte i movimenti di entrata e di uscita dell’azienda fino alla sua redazione) e rappresenta l’ammontare degli investimenti attinenti all’azienda.

In molti casi, ma è solo una approssimazione, moltissimi utilizzano come capitale investito, il totale dell’attivo dello stato patrimoniale del bilancio, ma in tal caso l’indice non sarà più il ROI ma il ROA.

Come misuro la redditività dei soldi che ho messo personalmente nell’impresa?

Domanda:
Imprenditore quanto rendono i soldi che ci hai messo tu?

Risposta: Rendono un ROE del 7%

Questo indicatore, ROE (Return On Equity), è molto importante, perchè misura quanto è la resa dei soldi che l’imprenditore ha messo personalmente nell’impresa a titolo di capitale proprio o di rischio (quello che di solito viene indicato in bilancio con la voce capitale sociale, versamenti in conto capitale etc).

Come leggiamo questo indicatore?
Il risultato di questo indicatore, è la resa del capitale di rischio.

Ad esempio se io nell’impresa ci metto 1.000.000 euro a titolo di capitale di rischio e mi rendono il 2%, probabilmente, sarebbe meglio che prenda quei soldi e li investa in titoli di stato, poichè, rischio di meno e ho una redditività talvolta superiore al 2%.

Che valore dovrebbe assumere il ROE?
Molto semplicemente il ROE dovrebbe essere almeno pari come minimo al rendimento dei titoli di stato, con l’aggiunta di un premio che oscilla tra il 4/5% (ma dipende molto dal settore) e con l’aggiunta di un ulteriore premio per il rischio specifico dell’impresa e del settore che è come minimo pari al 3% e può raggiungere anche il 20%. roe

In altri termini, questo indicatore misura la redditività del capitale di rischio, e cioè quel capitale che se l’impresa va male io ci perdo.

Si calcola mettendo al numeratore l’utile netto dell’esercizio (e non il reddito operativo) e al denominatore il patrimonio netto dei soci o dell’imprenditore (capitale sociale, utili anni precedenti e riserve).

Viene espresso in percentuale (facendo la stessa operazione del ROI) ed indica quanto rende il patrimonio che i soci hanno investito.

L’utile netto dell’azienda si può trovare nel conto economico, una volta riclassificato, mentre il capitale netto del socio, nella sezione passiva dello stato patrimoniale (anch’esso dopo la riclassificazione).

Come si calcola la redditività media delle vendite?

Domanda:
Imprenditore quanto rendono le tue vendite?

Risposta: Rendono un ROS del 5%

Il ROS (Return on Sales) misura la redditività media delle vendite, ed è un indicatore molto importante, soprattutto per fare delle comparazioni con le imprese che operano nello stesso settore.

Si ottiene dividendo il reddito operativo e le vendite dell’esercizio.

In termini più semplici, misura la marginalità media ottenuta dal mio fatturato.

ros

Questo indice è importantissimo, perchè esprime una sintesi immediata e diretta di quanto ci guadagno (prima delle imposte e degli oneri finanziari).

Se nel mio settore la redditività delle vendite è del 10% e la mia azienda ha un ROS del 3%, cosa vuol dire?

Vuol dire che nella mia azienda vi sono delle criticità da affrontare e che potrebbero riguardare ad esempio i prezzi di vendita o i costi di produzione, ma quello che conta, è che ad esempio, in banca sarà molto dura raccontare con delle parole anche ben costruite perchè il mio ROS è più basso di quello degli altri, perchè dopo aver finito di parlare, l’unica cosa che rimane nel fascicolo è un numerino che verrà utilizzato per fare delle valutazioni sull’impresa.

Gli indici visti in quest’articolo, devono rientrare nel calcolo che ogni imprenditore effettua per misurare la redditività della propria impresa, e se per caso non dovesse farlo, stia sicuro che lo faranno gli altri, quindi è meglio prepararsi.

1 commento
  1. Flavio Muraro
    Flavio Muraro dice:

    Che meraviglia di articolo: chiarissimo, facilmente comprensibile da tutti… Mi permetto di aggiungere un paio di spunti, magari possono contribuire ad accendere nuove riflessioni. ROI: a tal proposito io monitorerei questo importantissimo indicatore considerando le informazioni provenienti anche dagli indici di rotazione degli stock (fisici e finanziari); un bellissimo e potente motore rende al massimo quando il guidatore sa pennellare la traiettoria migliore. ROS: attenzione a vederlo solo “lato vendite”: si rischiano errori clamorosi (non sempre i venditori hanno a disposizione tutte le leve necessarie per incidere sul processo di vendita: grossa parte la fa la disponibilità del Cliente). Il ROS, a mio avviso, è da intendersi prima di tutto come il principale indicatore per monitorare le performances delle Operations. Per figurare meglio le proporzioni vendite/operations, ricordo che il ROS è formato da una unica voce attinente alle vendite, il fatturato, ma da molte voci che, insieme, concorrono a formare il reddito operativo; l’ottimizzazione di tutte queste voci è in capo alle operations (al di là dei discorsi del tipo “eh, ma se non vendi…” che sono ovviamente scontati ma danno poco contributo alla trattazione del tema)

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