Conviene all’impresa indebitarsi?

Come si calcola il rapporto di indebitamento?

Il rapporto di indebitamento, è un indicatore molto utilizzato dalle banche, che misura la qualità dell’indebitamento aziendale.

Esso assume concetti diversi in finanza aziendale.

Molte aziende, come fonte di finanziamento, invece di finanziare la propria impresa con i soldi dei soci o dell’imprenditore, preferiscono utilizzare l’indebitamento (capitale concesso da banche e finanziatori esterni) ma per quale motivo?

In economia aziendale l’indebitamento ha un costo inferiore, specialmente per i debiti a lungo termine, rispetto al capitale di rischio (capitale sociale o operazione di private equity dove nuovi soci fanno investimenti che rimangono nell’azienda) e dona all’azienda anche dei vantaggi fiscali.

Infatti, gli interessi passivi essendo deducibili dal reddito d’impresa, abbattono il reddito imponibile dell’impresa, in modo tale che pagherà meno tasse. Attenzione, perché più il rapporto di indebitamento risulta elevato, e più l’impresa verrà considerata rischiosa. indice di indebitamentoE se l’impresa verrà considerata rischiosa, i finanziatori faranno pagare uno spread per il rischio più alto e gli investitori in capitale di rischio pretenderanno un tasso di remunerazione più alto sul capitale investito. In altri termini, un aumento del rapporto di indebitamento farà seguire un aumento degli interessi passivi ed un aumento del tasso di interesse per i finanziamenti ricevuti. Ovviamente, questa situazione in alcuni casi potrebbe portare alla bancarotta dell’impresa.

Quando all’impresa conviene indebitarsi?

Nel caso in cui l’impresa abbia la possibilità di avere accesso al finanziamento delle banche, conviene indebitarsi soltanto se la redditività del capitale investito è superiore al costo del debito.

Un semplice esempio chiarirà il concetto.

Supponiamo che si abbia la possibilità di acquistare un immobile del valore di un milione di euro. In questo caso la scelta di come finanziarlo sarà o di acquistarlo solo con i miei soldi, o di acquistarlo solo con i soldi della banca o di fare un mix tra indebitamento e capitale proprio. In ipotesi facciamo finta che io ci ho messo euro 400.000 e per la differenza mi sono indebitato per euro 600.000 ad un tasso del 10% all’anno. Il reddito operativo dell’immobile all’anno è di euro 150.000, pari al 15% del capitale investito. In questo caso, la redditività dell’investimento è pari al 15% e il costo del debito è pari la 10%, e la redditività dei miei soldi è pari al 15%, come dai dati di seguito riportati:

perchè indebitarsi

Come si potrà notare nell’esempio, nel caso in cui mi indebito i miei soldi hanno una resa del 15%, mentre se non mi fossi indebitato la resa sarebbe stata del 10%. In finanza aziendale, il rapporto di indebitamento (o anche denominato leva finanziaria) si utilizza in riferimento ad un investimento ed evidenzia i rapporti fra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto di un’impresa.

Utilizzare la leva finanziaria, in altre parole, significa utilizzare dei capitali presi in prestito e riuscire ad ottenere un guadagno superiore anche al tasso di interesse, richiesto dall’ente, per ricoprire il debito.

In conclusione la convenienza all’indebitamento è un elemento da tenere in considerazione, ma il suo utilizzo deve essere ragionato e soprattutto è subordinato alla possibilità per l’impresa di avere in tasso di rendimento del capitale investito (ROI) superiore al costo dell’indebitamento finanziario.

1 commento
  1. Rebecca
    Rebecca dice:

    Grazie per l’articolo. Molto chiaro e soprattutto completo. Mi hai aiutato a fare delle importanti riflessioni soprattutto per molte imprese che seguo. Hai ragione Antonio, basta pochissimo per cambiare le sorti delle imprese. Grazie

    Rispondi

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